Fahrenheit de noaltri

By on Apr 23, 2017 in Letteratura

Pareva morta e sepolta. Come i grembiuli a scuola e il garbo delle commesse. Invece è tornata. Grazie a Michela Marzano, la gentile signora che inutilmente ci auguriamo di sorprendere intenta in un sorriso, la stroncatura ha fatto ritorno. Senza mezzi termini l’editorialista di “Repubblica” ha stroncato l’ultimo libro di Walter Siti, lui pure di famiglia nel giornale. Peccato che il libro stroncato, stroncatissimo, l’abbiano al momento potuto leggere in pochi non essendo ancora stato distribuito. All’intervento durissimo della Marzano, in gergo calcistico potremmo parlare di fallo da dietro e pure a gamba molto tesa, ne sono seguiti altri sempre sul quotidiano diretto da Mariolone Calabresi.

Il romanzo si intitola “Bruciare tutto”, la storia di un prete tentato, diciamo pure tentatissimo, dalle teneri carni dei piccini della sua parrocchia. Una storia dai risvolti inverosimili secondo Aldo Busi, non tanto per il desiderio, quanto per l’epilogo. Un tema infuocato che si giustifica solo se è il risultato è un capolavoro, sostiene Belpoliti.

L’ultima coda polemica è la dedica dell’autore a Don Milani, il maestro della “Scuola di Barbiana; altra benzina sul fuoco, altre interviste, altri interventi. E’ lui secondo Siti il riferimento ideale del prete di “Bruciare tutto”. Anche lui come il protagonista ha subito il fascino delle sue pecorelle, e come S. Antonio nel deserto ha rifuggito la tentazione. Dedica francamente sgradevole, ché il destinatario è morto nel ’67. Ovviamente, con soavità di sapore curiale, il Siti è pronto alle scuse in caso di errore…

Non ho letto, non leggerò, “Bruciare tutto”. Ho poco tempo e troppa ignoranza da colmare. Ma poiché appartengo alla nobile setta dei “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, non mi pare un caso fortuito che tutto ‘sto casino accada, guarda caso, proprio in concomitanza del “Salone del Libro a Milano. Scrivete, scrivete, qualcuno comprerà.