Capitani coraggiosi

By on Gen 26, 2021 in Comunicazione

Leggo di un fenomeno nuovo per i media americani, si scoprono orfani di Trump. Le gesta, le sparate e le menzogne (secondo il Washington Post Trump ha mentito 30.573 volte) del più incredibile Presidente degli Stati Uniti d’America, hanno moltiplicato le tirature e gli abbonamenti dei giornali e fatto esplodere la share degli spettacoli televisivi. Una montagna di soldi che ora, con l’avvento della noiosa, prevedibile, ragionevole Amministrazione Biden, rischiano di andare il fumo.

Come al solito, l’America ci imita. Dopo la pizza, la mafia e il Presidente Imprenditore, ora l’editoria Usa si scopre affetta della patologia che dopo venti anni di inesausta opposizione colpì “Repubblica” quando il Cav Banana concluse la sua parabola politica. Da un giorno all’altro il giornale scoprì di aver perduto insieme al Nemico anche la propria Identità. Così, anche se non è il caso di scomodare la tesi del “nemico-avversario” del signor Schmitt, chiedersi quale sia il criterio costitutivo di un giornale è una domanda ineludibile.

Non ho dubbi che il New York Times, leader dell’opposizione “cartacea” a Trump, dopo aver raggiunto i 7 milioni di abbonati saprà proseguire sulla strada che ha portato alla salvezza della testata e moltiplicato i posti di lavoro. Il “criterio costitutivo” alla base della sua ragion d’essere non è stato smarrito neppure nei giorni disgraziati della rivoluzione digitale, quando il cartaceo agonizzava e il web si riteneva dovesse essere libero e gratuito.

E da noi? Tra gli spasimi agonici del cartaceo e gli stupri quotidiani dei refusi, noi poveri cittadini-lettori restiamo in attesa della rivoluzione liberale periodicamente promessa, lungamente attesa, puntualmente negletta. La complessità della sua formula ricalca la definizione ideata anni fa da quel bontempone di Bertolt Brecht: “il comunismo è la semplicità difficile a farsi”.

Al contrario del comunismo il cui avvento è rimandato a data da destinarsi, la rivoluzione liberale potrebbe iniziare già domani. Gli ingredienti sono noti e disponibili: qualità dell’informazione (ovvero temi, argomenti e notizie degni di essere pubblicati); vastità della visione (ovvero essere informati su ciò che accade oltre il muricciolo di casa); qualità della scrittura (ovvero pagine che valgano il tempo necessario per essere lette).

Quello che continua a mancare è l’innesco. Visione, per pensare in grande e fottersene del day-by-day. Chiarezza d’intenti, per sapere dove andare. Coraggio, per evitare scorciatoie e furbizie. E i soldi per pagare – bene – gente in gamba. Quelli non sono un problema. Il guaio è che di norma vengono usati per finanziare sciocchezze.

 

index