Cacca?

By on Dic 11, 2016 in Comunicazione

Nel corso di un’intervista al quotidiano cattolico belga Tertio, Papa Francesco ha dichiarato che i media devono essere “limpidi, molto trasparenti, e non cadere nella malattia della coprofilia, che è voler sempre comunicare lo scandalo, comunicare le cose brutte, anche se siano verità. E siccome la gente ha la tendenza alla malattia della coprofagia, si può fare molto danno”. Il Papa ha poi criticato aspramente persone e media che puntano a esaltare lo scandalo attraverso la disinformazione. Dunque i media coprofili, ovvero gli amanti dello sterco, servirebbero piatti fumanti ai coprofagi, ovvero i mangiatori di sterco. Un’accusa tutt’altro che infondata anche se parziale. Nonostante l’impegno profuso da molta stampa italiana, nell’attività coprofila i media “ufficiali” contano infatti sempre meno; basti pensare che la gara di vendita tra “Corriere” e “Repubblica” segna continui...

L’ultimo selfie di Francesco

By on Gen 16, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Si stava mettendo davvero male. Quella sorta di unanimismo della solidarietà che si era creato attorno a Charlie Hebdo aveva accomunato “tutte le persone di tutto il mondo” in modo indiscriminato e senza distinzioni. Come un cibo affatturato dal sapore dolciastro e farlocco. Inevitabile quando le emozioni sono, almeno apparentemente, formidabili. Ovviamente non era e non poteva essere così. Siamo tutti Charlie Hebdo suonava strano (suona strano) perchè posticcio. Come ha mirabilmente spiegato Michele Serra, la satira non può essere “universale”, sennò non è più satira. Mentre la comicità può (e deve) essere compresa anche da un bambino un po’ scemo (Serra faceva l’esempio delle comiche di Stanlio e Ollio), la satira non solo segmenta per età e cultura, ma soprattutto richiede un accurato lavoro di decostruzione e contestualizzazione. Il comico è pop,...