Sliding walls

By on Set 12, 2015 in Contemporaneità

Alla domanda “la storia si ripete?” la sola risposta che so dare è quella suggerita dal buon vecchio Marx, il filosofo tedesco non il comico americano. Sì, a volte la storia si ripete. La prima sotto forma di tragedia, la seconda di farsa. E’ quello che sta succedendo in Europa in questi giorni con la storia dei muri e delle cortine di ferro un tempo eretti per impedire l’uscita oggi per vietare l’entrata. Per capire qualcosa in più riguardo all’Europa (alla parola “Europa” bisognerà una volta per tutte decidersi a dare un significato univoco) credo sia utile leggere un libro singolare. Mi scuso, non dovrei parlare per la seconda volta (o la terza?) dello stesso libro. Per di più fuori commercio. Ma è un’opera indispensabile per comprendere gli (apparentemente) incomprensibili anni che ci tocca in sorte di vivere e pure scritta in modo superbo. Si tratta de “La mia Europa” di quel...

Medito, m’indigno o mi faccio uno sciampo?

By on Set 6, 2015 in Comunicazione, Contemporaneità

Apro sull’ipone “Good Morning Italia”, la rassegna stampa quotidiana a cui mi ha abbonato VM la salvifica e misericordiosa, e tra le notizie di ordinaria bestialità m’imbatto in un rilancio da “Internazionale”. Tracey Thorn musicista (non mi chiedete cosa suoni) afferma di nutrire nei confronti della cosiddetta mindfulness, ovvero l’attenzione consapevole che si sviluppa attraverso la meditazione, sentimenti contrastanti. E chi se ne frega, potrebbe essere il più che ragionevole commento se la conclusione non fosse la seguente: “meditare è utile ma non rinunciamo alla rabbia”. A ben pensarci, è vero: siamo diventati una generazione di meditatori. Laddove le nostre “meditazioni” hanno assunto il (comodo) significato di pratiche finalizzate alla contemplazione di sé con particolare riguardo al proprio personale ombelico. (Ciascuno possiede il proprio, ad eccezione – forse – del...

L’onore dei Princip

By on Giu 29, 2014 in Contemporaneità

Ultima domenica di giugno, pioviggina. Sfoglio i giornali. Nelle prime pagine diluvio di commenti per la “sconfitta di Cameron, umiliato dalla UE” e il rischio che il Regno Unito abbandoni l’Europa. Ne leggo un paio, più per dovere che per interesse. Giro i fogli e m’imbatto nella foto: la statua che i serbisti a Sarajevo hanno dedicato a Gavrilo Princip. Lo onorano come un martire: così non posso non leggere l’articolo di Adriano Sofri, un misto (come quasi sempre) di lucida intelligenza e sprezzo della sintassi. Le due cose – gli inglesi che non vogliono un’Europa federale e i nazionalisti feroci e imbecilli – vanno purtroppo di pari passo. Nel senso che entrambi i fenomeni continuano a frenare il solo processo – la costruzione degli Stati Uniti d’Europa – che ci potrebbe salvare tutti dall’insignificanza: europei del Sud, del Nord e del Centro. Nel 1492 quello sciroccato...

L’altra sera a Otto e mezzo

By on Apr 20, 2014 in Contemporaneità

L’altra sera a “Otto e mezzo”. Non sembrava di guardare la televisione. Non sembrava neppure di essere in Italia. Merito degli ospiti: l’intelligente e garbato Severgnini e il professor Canfora, la cui erudizione è pari soltanto al fascino luminoso che emana la sua ironica lucidità, in perfetta consonanza con il significato che i Greci davano alla parola “aristocratico” che originariamente indicava il migliore, il più valente. Si discuteva d’Europa, e le posizioni espresse erano divergenti. Condizione fondamentale – la divergenza di opinioni – per creare interesse: che profondità potrebbe avere mai uno spettacolo (un’opera teatrale, un romanzo) dove i caratteri, i profili psicologici, sono eguali sino a risultare identici? Ma, altra condizione indispensabile alla creazione di interesse e di valore, le divergenze erano espresse in modo...

Una certa idea di Europa

By on Apr 16, 2014 in Contemporaneità, Letteratura

George Steiner è un raffinato intellettuale, docente di letteratura comparata, allievo di Gershom Scholem, lo straordinario studioso di mistica ebraica. Ha scritto molti libri fondamentali di storia delle idee, filosofia, letteratura. Guardando le foto del suo volto su wiki – solo le persone superficiali non badano alle apparenze – non si può non provare affetto e immediata simpatia per quest’uomo colto e gentile. E, come tutte le persone gentili, molto fermo nei principii. Se avrete la curiosità di leggere Una certa idea di Europa (2005, Garzanti) ne avrete dimostrazione pratica. E’ un piccolo, semplice saggio che spiega nel modo più immediato perchè l’Europa sia: a) un “posto” unico al mondo b) un ecosistema socio-culturale più fragile della barriera corallina (e molto, molto più prezioso aggiungo io). L’Europa è il posto dei caffè:...