Gianni o della Verità

By on Feb 22, 2015 in Filosofia

“C’è una virtù che ha fatto la sua comparsa nel V secolo avanti Cristo e di cui si sono perse le tracce nel V secolo dopo Cristo. Il suo nome è parresia. Il suo significato è: “Dire la verità”.   La mai abbastanza lodata BC mi segnala un’articolo di Le Monde. Riguarda un convegno tenuto nei giorni scorsi a Parigi. Il tema, indovina indovinello, riguarda ancora monsieur Heidegger e il suo rapporto con gli ebrei. Temo che dopo questa premessa tre quarti dei quattro sfaccendati che affettuosamente insistono a seguire le mie madeleine chiudano il loro browser e mi mandino, sia pur molto affettuosamente, ad espletare i miei processi peristaltici. Non fatelo, vi prego. Continuate a leggere: il tema non è il macellaio di Meßkirch, ma la verità. Come ben sappiamo, organizzare un convegno di filosofia non è come una partita a freccette. Ci vogliono mesi, se...

Zibaldone di pensieri non scritti

By on Feb 20, 2015 in Contemporaneità

Zibaldone mentale di pensieri sul metrò (a proposito: Donzelli ha pubblicato una nuova edizione tematica dello Zibaldone di Giacomo Leopardi, il miglior pensatore del nostro Ottocento) Sfoglio il giornale e trattengo un botto di vomito nel vedere come le masse criminaloidi (quanto aveva ragione quel conservatore/reazionario di Pasolini in proposito!) hanno ridotto la Barcaccia del Bernini: nè il questore e neppure il prefetto avevano colto il rischio della “tifoseria” più violenta e fascista d’Europa… Il metrò procede la sua corsa nel sole mentre m’imbatto nel “topic” più assurdo del secolo, la discussione che saggiamente Corrado Augias (voto: 9) prosegue con i lettori. Il tema che carsicamente scompare e ricompare da qualche tempo è la figura (meglio dire: sfigura) di Heidegger. Dopo la lettera di un signore non so se più arcicattolico o...

Quelli che “se sparo una cazzata mi si nota di più, oh yes”

By on Dic 26, 2014 in Comunicazione, Contemporaneità

Mi capitato abbastanza spesso di chiedermi se Ceronetti sia un imbecille di talento oppure un rappresentante della vasta categoria dei furbacchioni. Nel piccolo mondo della produzione culturale italiana prosperano entrambi. Ogni volta che lo “incontravo” mediaticamente non potevo non pormi la domanda. In verità, un quesito breve come un sospiro: ma questo fregno buffo, come dicono a Roma, ci è o ci fa? mi dicevo girando il foglio del giornale. Intendiamoci, son quesiti con i quali si convive, ma poichè sfiorano (seppur lontanissimamente) la sfera del “Canone occidentale“, ogni tanto, diciamo nei momenti di debolezza intellettuale, uno magari se li pone. Del resto il quesito “Arte o Furbata”, “Sperimentazione o Marchetta”, “Avanguardia o Puttanata” tiene banco dalla fine degli anni ’50 ad oggi. Morte e sepolte le ultime...