Viandante

By on Mar 23, 2014 in news

Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione,
non può non sentirsi sulla terra nient’altro che un viandante.

La tempesta è perfetta

By on Ott 14, 2024 in Contemporaneità

La vicenda di Simone Lenzi, l’assessore di Livorno dimissionato per eccesso di ironia, mi ha fatto tornare in mente una storia di qualche mese fa. Stavo riunito con i miei clienti preferiti, persone aduse allo star nel mondo, quando a metà d’un discorso il più giovane dei presenti s’è ricordato di una promessa e mi ha mostrato le ultime foto della sua bimba. Immaginatevi una piccina strabella, acconciata in modo graziosissimo e fotografata con una sapienza che al confronto la povera Chiara Ferragni ci spiccia casa, come ormai dicono anche a Brembate di Sopra. Mentre ammiro la creatura, dal sen mi sfugge un commento sulla seconda più grande menzogna dell’umanità: “tutti i bambini sono belli”. Segue garbato imbarazzo dei miei ospiti. I quali, pur tuttavia, non possono esimersi dal sorridere quando rincaro la dote affermando che la ragione della loro oggettiva bruttezza deriva dalle...

La sindrome di Stoccolma

By on Ott 9, 2024 in Letteratura

Giovedì i vecchioni di Stoccolma assegnano il Nobel per la Letteratura. La scadenza la ricorda la rubrica di Emiliano Morreale pubblicata sul “Venerdì” del 4 ottobre. Morreale segnala un nome “poco noto, che da qualche anno circola tra i candidati ideali, che lo meriterebbe”. Trattasi di Gerald Murnane, australiano di anni 85. Di lui apprendo che scrive solo a macchina, non ha la tv e non si è mai mosso dal suo pur immenso paese perché non gli garba l’aereo. Non ho letto neppure una riga di Murnane, signore di cui ignoravo anche l’esistenza. Provo per lui un’istintiva simpatia: la sua faccia pare uscita da un film di Peckinpah. La convinta diffidenza nei confronti del trasporto aereo me lo fanno poi sentire “mio simile, mio fratello”. Ma di cosa stiamo parlando? La candidatura sostenuta da Morreale, buona o cattiva che sia, porta in primo piano una questione largamente irrisolta....

Hey Jhon

By on Ott 5, 2024 in Comunicazione, Contemporaneità

La buona notizia della settimana sono due. Maurizio Molinari non è più direttore di Repubblica; contestualmente John Elkann fa un passo di lato e si limiterà a fare l’azionista di riferimento. Molinari, lo ricordo per chi non è come me lettore epifanico dell’amata Rep, assunse la direzione nell’ormai lontanissimo aprile del 2020. Passato per le mani prima di Mariolone Calabresi (immediata conseguenza: perdita di Adriano Sofri) e poi in quelle di Carlo Verdelli, colpevole forse di aver confuso il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari con la Gazzetta dello Sport, il giornale faceva letteralmente schifo. Tra svarioni, refusi, notizie bucate e ondeggiamenti che al confronto il ponte del Titanic era più saldo della coda di una scimmia, la testata che aveva gloriosamente sorpassato il Corrierone perse nell’ordine autorevolezza, lettori, copie e (di conseguenza) quattrini. Questi ultimi in...

Libro vivente

By on Ott 3, 2024 in Letteratura

  Libro bello = film brutto è una proposizione largamente condivisa dal popolo dei lettori, come pure il suo esatto contrario. Nulla di arcano, per carità. Si tratta della difficoltà di realizzare un salto di specie che il più delle volte si rivela semplicemente impossibile. Neppure il grande (grandissimo) Visconti riuscì a mettere in pellicola “Du côté de chez Swann” mentre il miracolo gli riuscì con “Il Gattopardo”. Se invece il testo è men che mediocre, il conflitto tra specie non solo non esiste, ma addirittura la modestia letteraria semplifica la vita dello sceneggiatore ed esalta il talento del regista. (Certo, è una tesi al pelo dell’aporia: nel caso di “Colazione da Tiffany” è meglio il film o il libro? Prego astenersi fan di Audrey). E veniamo al pretesto di questa madeleine: Fahrenheit 451. “Edito in Italia anche con il titolo “Gli anni della fenice” è un romanzo di...