Ma il coccodrillo come fa

By on Lug 12, 2025 in Contemporaneità

Quando muore una persona famosa gli articoli commemorativi sono un obbligo giornalistico. Il genere va sotto il nome di coccodrillo, pezzo precotto come la pizza surgelata che le brave redazioni preparano in anticipo. Poi ci sono i coccodrilli d’autore, pagine che andrebbero studiate nei seminari di retorica ancor più che nelle scuole di giornalismo. In proposito, ricordo il pezzo di Ezio Mauro (“Il destino incompiuto”) che definire memorabile non è improprio dedicato alla scomparsa dell’Avvocato Agnelli. A volte, quando muore una persona famosa gli articoli commemorativi hanno il sapore dei piatti cucinati espresso. Sono quelli che svelano l’animo dello scrivente molto più di quello del defunto. In questi giorni è accaduto in morte di Goffredo Fofi. Di lui non sono stato allievo e neppure suiveur, come si dice in gergo sportivo. Nonostante ciò ho letto con grande interesse i...

Pierino for ever

By on Lug 4, 2025 in Contemporaneità

  Qual è il ruolo del critico sociale? Questa domanda è il succo de “L’intellettuale militante” saggio di Michael Walzer filosofo statunitense studioso del pensiero politico moderno e contemporaneo. Cercavo in questo libro – una galleria di ritratti che da Gramsci sino a Foucault copre l’arco del Novecento – un conforto dall’avvilimento del nostro quotidiano: la qualità media delle analisi e dei commenti “disponibili su piazza” è scesa al livello dei più miserabili talk-show televisivi. Dico subito che non ho trovato motivi di consolazione, semmai un’ulteriore frustrazione; non solo la grandezza del passato amplifica la modestia del presente, ma ho l’ennesima conferma che per la stragrande maggioranza degli esseri umani la storia è maestra di niente. “Finché possiamo dire “questo è il peggio”, vuol dir che il peggio ancora può venire” (Re Lear) Ogni giorno...

Macellerie. Guerre atroci e paci ambigue

By on Giu 10, 2025 in Contemporaneità

Siegmund Ginzberg ha fatto il giornalista quando i giornali facevano giornalismo e non il copia-incolla dei comunicati stampa. Per l’Unità, giornale di partito che pure non navigava nell’oro, è stato inviato in Europa, Stati Uniti, Cina, India, Giappone, Corea del Nord e del Sud. Insomma, praticamente dappertutto. Ricordo di aver letto le sue corrispondenze da Teheran quando cacciato lo scià Khomeini fece ritorno da trionfatore. Più di un pisquano, l’ineffabile Michel Foucault su tutti, scambiarono il torvo pretone islamico per un paladino della libertà, ma è un’altra storia. La storia che racconta oggi con “Macellerie. Guerre atroci e paci ambigue” (Feltrinelli) è innanzitutto un esercizio di stile di quelli da mostrare nelle scuole di scrittura. Ginzberg, che tutto ha visto e praticamente tutto ha letto, racconta i grandi crimini del passato alla luce di quelli del presente e...

Cosa significa “sinistra” oggi?

By on Giu 7, 2025 in Contemporaneità

Perché i poveri dànno il loro voto ai miliardari? E, in senso più allargato, quale motivo spinge gli individui a sostenere governi reazionari se non dichiaratamente liberticidi? A un esame di scienze della politica sarebbero considerate domande difficili; eppure nei giorni scorsi ho letto opinioni sensate e condivisibili, tra l’altro formulate senza neppur scomodare lo spirito del tempo, quella cosa che viene tirata in ballo quando non si sa che dire. Ci rifletto e mi rendo conto che le domande presuppongono di avere idee chiare sulla differenza che corre tra destra e sinistra; questione su cui mi interrogo sin dall’adolescenza, consapevole che “sinistra” è assai più di “destra” un concetto sfuggente che pretende di essere interpretato ad ogni svolta della storia. Giusto per fare un esempio di scuola, se promuovere l’unità d’Italia ai tempi di Cavour significava assumere una postura...