Pensieri autonomi

By on Gen 23, 2017 in Comunicazione, Filosofia

Già dalla prefazione si comprende che Maurizio Ferraris dev’essersi divertito più che abbastanza nello scrivere “L’imbecillità è una cosa seria” (Il Mulino, 12 euro). L’ironia, la capacità di unire registri diversi esplorando la cultura “alta” e quella “bassa”, in questo perfetto sodale di Eco, rendono estremamente stimolante la lettura anche dei suoi scritti più ostici. Teorico del realismo positivo (“È banale dirlo, ma conviene non dimenticarlo: è la realtà che salva, non l’illusione”) insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino dove dirige il Laboratorio di ontologia). Ferraris sostiene che “ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli”. Impossibile dargli torto: e infatti l’agile volumetto mette insieme una quantità di imbecillità assortite dove, ad esempio, Popper è in buona compagnia insieme a Rousseau...

Manifesto del nuovo realismo

By on Gen 30, 2015 in Contemporaneità, Filosofia

Il “Manifesto del nuovo realismo” di Maurizio Ferraris (Editori Laterza, 8,50 euro) è l’ennesima dimostrazione di come, meccanica quantistica esclusa, sia possibile parlare con chiarezza, semplicità e immediatezza di qualunque argomento senza perdere un centimetro di profondità e di consistenza. Perchè consiglio vivamente di leggere il “Manifesto del nuovo realismo”, un saggio di filosofia? Per quattro ottime ragioni.   Per comprendere il significato e la portata storica del post-modernismo e del cosidetto pensiero debole, ovvero le filosofie che postulando la fine delle ideologie negano in quache modo l’esistenza della realtà fattuale (“non esistono fatti, ma interpretazioni”)   Perchè è al pensiero post-moderno (“il mondo non esiste, è una nostra costruzione concettuale”) che bisogna imputare la paternità della...

Quarantaquattro gatti

By on Dic 6, 2014 in Filosofia

“Non ci sono gatti, solo interpretazioni”. già questa sola illuminazione basterebbe a giustificare il prezzo del libro. Sostituendo una sola lettera di colpo ci si accorge dell’insensatezza del famoso aforisma nicciano “Non ci sono fatti, solo interpretazioni”. La frase che sembrava profonda (“non ci sono fatti”) appare ora falsa. E ci si chiede come mai una frase falsa (e per di più insensata) possa apparire profonda. Siamo a pagina 92-92 di “Spettri di Nietzsche” di Maurizio Ferraris, Guanda Editore. Un lavoro che non esito a definire fondamentale per chi senta la necessità di riflettere sulla storia intellettuale del Novecento. Storia di idee che diventano tragicamente “fatti” nella modernità spaventosa del così detto “secolo breve”. *** Leggere di filosofia per chiunque, anche per gli specialisti, è un...