L’amore al tempo del colera

By on Feb 23, 2020 in Contemporaneità

Pare sia inevitabile pensare agli Antichi come a una sorta di sprovveduti per (inevitabile) ignoranza. Quell’ignoranza che solo il tempo e le sorti “magnifiche e progressive” avrebbero definitivamente allontanato e sconfitto. Pare lecito pensare che in fondo un qualsiasi ragazzino ai giorni nostri ne sappia di più (parecchio di più) di tutti i pensatori dell’antichità, persino più di Aristotele, il fondatore della logica, l’indagatore indefesso dei misteri della Natura.

La foto che accompagna questo post è stata scattata oggi pomeriggio all’Esselunga di via Losanna. Credo non sia il caso di precisare che la motivazione non vada ricercata nella particolare efficacia di un’offerta speciale: anche a Milano, la città che ritiene di essere la più civile ed evoluta, è in azione l’imbecillità di massa, il virus di gran lunga più pernicioso e letale.

Amare i propri simili è un compito gravoso al punto che è inevitabile delegarlo ai santi e ai martiri. Purtroppo a volte anche la semplice sopportazione pare impossibile.

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