Metafore d’oggi: palle, ma diversamente materiche.

By on Nov 10, 2013 in Contemporaneità

Metafora (dal greco «io trasporto») è un tropo, ovvero una figura retorica che implica un trasferimento di significato.Si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui “essenza” o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva.Differisce dalla similitudine per l’assenza di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali (“come”). La metafora non è totalmente arbitraria: in genere si basa sulla esistenza di un rapporto di somiglianza tra il termine di partenza e il termine metaforico, ma il potere evocativo e comunicativo della metafora è tanto maggiore quanto più i termini di cui è composta sono lontani nel campo semantico”:

 “Il ventennio berlusconiano è terminato” aveva annunciano con il suo solito tono tra il soffocato e il dimesso non più tardi di un mese fa. Non ci aveva creduto nessuno e naturalmente non ci credeva neppure lui. Gli avevamo perdonato anche l’immobilismo, il tirare a campare, il sempiterno “troncare e sopire, padre molto reverendo” che assume naturaliter il giorno dopo qualunque sciagura: naufragi, scandali, provocazioni e ricatti.

Ma la dichiarazione sullo stato minerale delle sue palle, le ormai note palle d’acciaio, dal ragazzo dall’astuta aria seminariale proprio non ce l’aspettavamo. Ci riporta indietro all’altro ventennio parallelo, quello del signore diplomato alla scuola radioelettra torino convinto che il suo movimento ce l’avesse, come dire, diversamente morbido.

Possibile che nessuno in famiglia abbia fatto notare al giovane Enrico che, ancorchè maschiliste e provinciali, sono proprio queste le metafore simbolo del passato ventennio?