Stupidario quotidiano

By on Lug 28, 2023 in Contemporaneità

Alle 7.11 l’amico B. mi invia un perentorio whatsapp. Affezionato lettore, pretende una madeleine sul signore âgée che viaggia in treno vestito in stazzonati lini blu d’ordinanza. Ovviamente rifiuto: le mie madeleine, proprio come i famigerati biscotti, hanno il sapore dell’inattualità. E quando ci riesco, pure l’aroma di una piccola sorpresa a conforto degli scioperati che insistono a leggerle. Ma è estate, sicché bisogna andare – come il viaggiatore sul treno per Foggia – avvolti di leggerezza. Due argomenti leggeri come la normale stupidità quotidiana, talmente leggeri che non ce ne accorgiamo neppure più.

Il segreto finalmente svelato

“Prima pagina”, la newsletter che Maurizio Molinari invia ogni mattina agli abbonati, oggi promette di svelare il segreto più segreto della storia dell’editoria. Riporto integralmente il lancio: “Domani troverete in edicola Robinson, il nostro settimanale dedicato alla cultura. Questa settimana siamo andati in Scozia per incontrare l’autrice della saga Outlander, che ha venduto 50 milioni di copie in tutto il mondo e per scoprire come nasce un bestseller. Buona lettura”.

Robinson di Maurizio Molinari scopre come nasce un bestseller! Presto, chiamiamo i direttori editoriali di HarperCollins, Hachette, Macmillan e Penguin Random House: facciamoci versare in anticipo un milione di dollari cadauno. Ma che dico, dieci milioni. A testa. (Ma davvero Molinari, il soave puccettone alla guida di “Repubblica” che non risponde mai alle mail, pensa che ci sia un metodo, una regola, una legge empirica per fabbricare bestseller? E nel caso, come mai non le applica per salvare le vendite del suo periclitante giornale?). Domanda delle cento ghinee: che sia il caso di chiedere consiglio a qualche anziano viaggiatore in lini blu?

“Qualcuno ci ha marciato”

Ieri avevamo a cena una persona importante. Ma che dico importante, importantissima. Una volta o l’altra vi racconterò perché. Il comitato d’accoglienza aveva deciso per gli spaghetti alle vongole (sono un maestro dello spaghetto alle vongole). Alle 18 e 00 mi presento all’Esselunga per ritirare i molluschi ordinati il giorno prima. Nessun cliente al banco del pesce. Anche il pescatore latita. Ho avuto così il tempo di osservare le offerte speciali (-30 / 40%) poste in bella vista: ragù di pesce, antipasti misti, varie tipologie di sushi. Merce che per definizione dev’essere preparata e venduta il giorno stesso. Compare il pescatore. Che ne fate se resta inevasa, gli chiedo. La gettiamo nell’umido, risponde. L’umido viene poi lavorato e diventa alimento per animali. Incapace di starmene zitto, incautamente ho fatto un’ultima domanda: non sarebbe il caso di regalarlo ai dipendenti? Risposta: si faceva un tempo, anni fa (il pescatore è giovane, non lo ricorda personalmente). Poi qualcuno ci ha marciato. Così la direzione ha cambiato procedura.

“Qualcuno ci ha marciato”. Potrebbe essere l’inizio del nuovo inno nazionale: un attacco forte, icastico e soprattutto perfettamente identitario. Diciamocelo, al “siam pronti alla morte” non ci crede più nessuno.

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