L’altro giorno passeggiavo nel parco insieme a X, l’umano che si accompagna a Roger, il Jack Russell compagno di giochi della mia cana. Molto più giovane di me, ci rendono affini la concezione della felicità canina, l’amore per il cibo e poco altro. Da saggi canari, abbiamo sempre evitato di impelagarci in riflessioni politiche, fatto salvo l’ovvio buon gusto – e, aggiungo, pure il comune senso del pudore – che distingue le normali persone civili dai facinorosi e dai violenti. E’ stata quindi una sorpresa sentirgli chiedere cosa ne pensassi del Giorno della Memoria. Forse perché considero X “pre-politico”, come molti della sua generazione, infastidito dal bla-bla ideologico dei padri; o forse perché stupito dal constatare come temi che diamo per scontati invece non lo siano affatto. Mi è capitato, e per fortuna non di rado, osservare persone chine a leggere le “pietre...