La ragione ha ragioni che (a volte) la ragione non sa.

By on Apr 29, 2025 in Contemporaneità

Cosa può fare un uomo (maschile espanso) dabbene cresciuto nel sacro timore d’ignoranza, educato a dubitare per prima cosa di sé stesso, se il caso lo pone di fronte a un plotone d’esecuzione pronto a sparare una proposizione come questa? “La costituzione d’essere dell’Esserci implica allora che l’Esserci, nel suo essere, abbia una relazione d’essere col proprio essere. Il che, di nuovo, significa: l’Esserci, in qualche modo e piú o meno esplicitamente, si comprende nel suo essere. È peculiare di questo ente che, col suo essere e mediante il suo essere, questo essere è aperto ad esso. La comprensione dell’essere è anche una determinazione d’essere dell’Esserci. La peculiarità ontica dell’Esserci sta nel suo esser-ontologico”. Il Novecento, secolo senza fine riavvolto su sé stesso in un gomitolo di eterno ritorno, continua a metterci...

Vertigine

By on Apr 26, 2025 in Contemporaneità

Presumo sia esperienza comune quella di provare un senso di straniamento quando leggendo di fatti accaduti nel passato si ha l’impressione che si stia parlando del nostro presente: una vertigine simile all’esperienza paramnesica del déjà vu. L’ho vissuto leggendo “Stili dell’estremismo” quando Alfonso Berardinelli afferma: “Nei primi tre decenni del Novecento si affollano eventi che sarebbe stato difficile sottovalutare o trattare come repliche risapute di Miti ben noti. La decadenza asburgica, la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa, le lotte sindacali, il declassamento degli intellettuali, l’avvento del nazismo, lo stalinismo, la guerra civile spagnola, lo sviluppo della cultura di massa: tutto questo per Kraus, per Simone Weil, per Benjamin non era risaputo, non era come se fosse già avvenuto, non era semplicemente conseguenza necessaria e fatale. Per quanto...

Antisemiti vecchi e nuovi

By on Apr 22, 2025 in Contemporaneità

Ottimo suggerimento quello di Wlodek Goldkorn. Qualche settimana fa dalle pagine virtuali di HuffPost invitava la lettura in parallelo di “Antisemita” (Valentina Pisanty, Bompiani) e “Il nuovo antisemitismo” (Jan Améry, Bollati). Vado subito al succo. La Pisanty postula che l’equivalenza antisemita = antisionista sia una forzatura, un’invenzione ad usum delphini dell’estrema destra israeliana; viceversa i saggi di Améry scritti tra il 1969 e il 1978 testimoniano un fenomeno che trascende le vicende dell’attuale governo israeliano. Non sono uno storico né tantomeno uno studioso di storia dell’ebraismo. Tuttavia non credo sia necessario essere degli specialisti per comprendere che tra ebraismo e sionismo esiste un legame indiscutibile e per moltissimi ebrei indissolubile. Certo, come fa notare Pisanty, sono molti i combattenti per la dignità del popolo ebraico dichiaratamente...

Come l’acqua

By on Apr 13, 2025 in Contemporaneità

Ieri sotto le mie finestre sono sfilati i pro-pal. Tutto come da copione: altoparlanti a palla, bandiere, slogan a tema, poliziotti in assetto antisommossa, elicotteri in cielo. Poi, complice forse una variazione di percorso non concordata, il corteo s’è piantato e per un bel pezzo non s’è mosso più. Come da consuetudine, insieme alla piccola folla dei manifestanti la cui ferocia si è limitata al repertorio degli slogan d’ordinanza, pare agissero una trentina di solerti incappucciati dediti come da tradizione allo sfascio delle vetrine. Sono troppo vecchio per inquietarmi, ma non ancora così vecchio da non provare stupore. Non per la quantità di bandiere, stendardi e bandieroni – suppergiù uno per manifestante; non per la tranquillità dei cani in manifestazione (i pro-pal nostrani hanno questo di buono: amano cani e canetti); non per il volume pazzesco degli altoparlanti, vecchia...

Sta scherzando signor Feynman?

By on Apr 6, 2025 in Scienze

“Il mondo è soltanto una scuola di ricerca.” (Michel Eyquem de Montaigne) Sono in molti, e io fra loro, coloro che amano non riamati la scienza. Se fino a qualche secolo fa era forse sufficiente una consolidata abitudine allo studio e alla lettura per tenersi aggiornati, da lunga pezza il sapere scientifico impone competenze che definire specialistiche è illusorio. Rileggendo questa frase mi scopro mentitore: non solo non capisco un acca della scienza contemporanea, ma pure le conquiste matematiche di Newton e Leibniz mi sono ostiche e oscure; e diciamo tutta la verità: pure sulle ellittiche di Keplero non sono a mio agio. Quelli come me (spero vivamente siano moltitudine: amare la scienza sia pur senza comprenderla è un enorme passo avanti rispetto a chi idolatra statue sanguinanti) trovavano conforto e rifugio in S. J. Gould biologo, zoologo, paleontologo e storico della scienza...