Du gust is megl che uan

By on Gen 12, 2025 in Filosofia

  Ho incontrato Giulio Guidorizzi l’estate scorsa. “Il racconto degli dèi” faceva bella mostra di sé nell’edicola di Andrea, quella sempre aperta che accetta prenotazioni su whatsapp. Si trattava di un triste secondo giro di edizione, l’ultima spiaggia dell’ufficio marketing dei quotidiani in picchiata di vendite. Di norma manco li tocco quei libri, tanto è modesto il trio carta-stampa-confezione, ma avevo bisogno di consolarmi con un acquisto d’impulso; così, nonostante il metro lineare e passa di mitologia greco-latina, per mia fortuna non ho resistito e ho portato a casa pure “Il racconto degli eroi”. Giulio Guidorizzi, di cui è attesa una traduzione dell’Iliade che spero di potermi permettere, racconta le storie degli dèi e degli eroi in modo completamente diverso. E’ un filologo che oltre a saper scrivere – problema vecchio come il cucco ma evidentemente non così facilmente...

Ancora a proposito di rivoluzione

By on Set 4, 2024 in Filosofia

Ancora a proposito de “I tedeschi e la rivoluzione” di H. A. Winkler. Nella scorsa madeleine avevo scordato una citazione dell’Autore che mi aveva molto colpito: “Uno dei primi a dichiarare conclusa, grazie al progresso tecnologico, l’epoca delle rivoluzioni combattute in strada e sulle barricate fu Friederich Engels nel 1895, puntando al contempo sulle rivoluzioni delle urne nei paesi dove si poteva votare liberamente”. (Il riferimento lo si trova nell’introduzione alle “Lotte di classe in Francia” 1848, 1850). Winkler prosegue riprendendo le riflessioni del politologo Richard Lowenthal secondo il quale “tutte le rivoluzioni occidentali “classiche” hanno avuto luogo prima di quella industriale. Nelle società industriali moderne la dipendenza dell’uomo dal funzionamento regolare dei servizi pubblici e così elevata da sviluppare un “riflesso anti-caos” capace di inibire qualsiasi...

Le mani di Primo Levi

By on Gen 17, 2024 in Filosofia, Letteratura

Gli editori sono una razza strana. Dobbiamo loro molto. Forse addirittura tutto quello che siamo. Da quando Gutenberg, un orafo specializzato nel conio delle monete, s’incapricciò dei caratteri mobili e si diede a stampare la Bibbia, non si sono più fermati nonostante il rischio assai concreto di finire in galera o sulla forca. Gli editori sono una razza strana. Potrei nominarne almeno una decina che ci hanno rimesso bei soldi e qualcuno pure la salute pur di seguire la pazza idea di “metter fuori” le idee che qualcun altro ha pensato e scritto. E già quel “metter fuori” suggerito dal dizionario etimologico ha un sapore vagamente ostetrico, con l’editore sorpreso nell’atto di favorire il parto di un fantolino. Cosa che molto spesso effettivamente è: pensiamo al munifico editore di Musil che l’ha (letteralmente) sostenuto per anni in attesa di vedere finalmente concluso “L’uomo senza...

Una questione di idee

By on Dic 8, 2023 in Filosofia, Letteratura

Letture consolatorie? Solo i bambini ne hanno diritto. Anche di abusare della pazienza degli adulti soccorrevoli di leggere e rileggere la loro storia preferita. Sempre la stessa, guai a introdurre variazioni. Storie la cui profondità si cela dietro a trame cristallizzate nei secoli e puntualmente risolte nella formula salvifica e rassicurante e vissero felici e contenti. Chi piccino non è più ha imparato a proprie spese che l’arte – e principalmente la letteratura – è l’espressione critica della modernità. Escluso Harry Potter, non c’è salvezza né consolazione in nessuna delle manifestazioni artistiche degne di nota. Niente e nessuno vivrà felice e contento. L’Ottocento è ben rappresentato dalla povera signora Bovary. Bovarista a sua insaputa, sceglie il veleno per uscire di scena; mentre la Karenina – evidentemente già proiettata nell’età della tecnica – si getta sotto...