Sta scherzando signor Feynman?

By on Apr 6, 2025 in Scienze

“Il mondo è soltanto una scuola di ricerca.” (Michel Eyquem de Montaigne) Sono in molti, e io fra loro, coloro che amano non riamati la scienza. Se fino a qualche secolo fa era forse sufficiente una consolidata abitudine allo studio e alla lettura per tenersi aggiornati, da lunga pezza il sapere scientifico impone competenze che definire specialistiche è illusorio. Rileggendo questa frase mi scopro mentitore: non solo non capisco un acca della scienza contemporanea, ma pure le conquiste matematiche di Newton e Leibniz mi sono ostiche e oscure; e diciamo tutta la verità: pure sulle ellittiche di Keplero non sono a mio agio. Quelli come me (spero vivamente siano moltitudine: amare la scienza sia pur senza comprenderla è un enorme passo avanti rispetto a chi idolatra statue sanguinanti) trovavano conforto e rifugio in S. J. Gould biologo, zoologo, paleontologo e storico della scienza...

Il mio nome è Caterina. Caterina V.

By on Apr 3, 2025 in Contemporaneità

Parco Sempione è uno dei luoghi più felici di Milano. Uno spazio verde collocato nel centro di una città che alla parola “erezione” dà il significato cementizio che avrebbe dato il Trump se fosse nato sui Navigli. Intendiamoci, non è tutta colpa di Milano. Come direbbe la signora Rabbit, non è una città cattiva, è che la progettano così. Se potessimo tornare ai beati tempi del cardo e del decumano, scopriremmo che Milano era un banale presidio la cui importanza derivava dall’essere posto all’incrocio tra le più importanti vie romane; un casello praticamente. Poi, finalmente, qualcuno ebbe l’ardire di consegnare a un certo Leonardo il compito di redigere il piano regolatore. Purtroppo non passano neppure cinquecento anni ed ecco che in nome della viabilità cittadina uno sciagurato regime ricopre i canali che tanto avevano affascinato Stendhal. Anche se dovrebbe essere un “terreno di una...

Il Dreyfus della nostra epoca

By on Mar 26, 2025 in Contemporaneità

Non avevo la più pallida idea di chi fosse Boualem Sansal né tantomeno del suo lavoro di scrittore. Dopo aver letto il romanzo-reportage “Fedeli a oltranza” ne avevo a sufficienza di storie il cui soggetto è il fanatismo islamico. Paesi come l’Indonesia, l’Iran, il Pakistan e la Malesia che Naipaul visita a vent’anni di distanza dopo il trionfo dell’Islam. A scanso di equivoci va precisato che Vidiadhar Surajprasad Naipaul non è esattamente (o meglio: non era) il perfetto esemplare di maschio bianco facilmente accusabile di islamofobia colonialista. Tornando a Sansal, se non fosse successo quel che è successo e continua a succedere – un uomo in età, malato di cancro, che rischia di morire in prigione per aver scritto un libro considerato offensivo dagli islamisti algerini – non mi sarei mai sognato di leggere “2084. La fine del mondo” o “Il villaggio del tedesco” né...

Inserzione per una città in cui non voglio più abitare

By on Mar 15, 2025 in Contemporaneità

Le città sono come le persone, cambiano. E Milano è cambiata parecchio dai tempi in cui potevo parcheggiare la mia Cinquecento in via Festa del Perdono. Sono un milanese figlio di milanesi, nipote di milanesi. Una specie rarissima. Ma per caso, per ventura, per necessità, non sono nato a Milano. Ci sono arrivato giusto negli anni dell’università, dopo un giro che mi ha fatto diventare un ibrido del Nord; in tal modo mi sento contemporaneamente milanesissimo (in casa parlavano un dialetto che avrebbe suscitato l’approvazione del Porta) e perfettamente estraneo. Una sorta d’apolide rispetto a chi – e ne conosco parecchi – conserva ancora le amicizie dell’asilo.  A Milano hanno trovato benessere e in molti casi ricchezza generazioni di siciliani, pugliesi, calabresi, lucani, campani. Milano accoglieva e offriva opportunità a chiunque avesse un minimo di talento e voglia di lavorare. Oggi...