Dobbiamo al buon vecchio Hegel la scoperta che ogni trasformazione quantitativa diviene qualitativa e viceversa. Se si abbassa la temperatura di qualche grado l’acqua ghiaccia, se s’innalza diviene vapore; basta poi un protone in più o in meno e al variare del numero atomico ecco mutare anche l’essenza della materia. Una legge che trova applicazione anche in letteratura. “Morte a Venezia” consta di un centinaio di pagine, la “Montagna incantata” supera le settecento. Entrambe appartengono alla categoria capolavori assoluti, quel genere di cose che rendono la vita degna di essere vissuta; ma mentre la mole della storia di seduzione e morte di Gustav von Aschenbach non spaventa nessuno, la “Montagna” (incantata o magica che sia) si rivela un’ascensione impossibile per una quantità di lettori. Purtroppo questa legge vale anche per anche le opere di saggistica e più in generale per la...