Hey Jhon

By on Ott 5, 2024 in Comunicazione, Contemporaneità

La buona notizia della settimana sono due. Maurizio Molinari non è più direttore di Repubblica; contestualmente John Elkann fa un passo di lato e si limiterà a fare l’azionista di riferimento. Molinari, lo ricordo per chi non è come me lettore epifanico dell’amata Rep, assunse la direzione nell’ormai lontanissimo aprile del 2020. Passato per le mani prima di Mariolone Calabresi (immediata conseguenza: perdita di Adriano Sofri) e poi in quelle di Carlo Verdelli, colpevole forse di aver confuso il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari con la Gazzetta dello Sport, il giornale faceva letteralmente schifo. Tra svarioni, refusi, notizie bucate e ondeggiamenti che al confronto il ponte del Titanic era più saldo della coda di una scimmia, la testata che aveva gloriosamente sorpassato il Corrierone perse nell’ordine autorevolezza, lettori, copie e (di conseguenza) quattrini. Questi ultimi in...

Europa, pallida madre

By on Set 2, 2024 in Contemporaneità

Senza scomodare il supremo inquilino di Berggasse 19, parrebbe assodato che in ogni umano civilizzato alberghi un piccolo Sisifo. Il mio si chiama Germania. Ovvero l’impossibilità di spiegare come, la nazione più progredita culturalmente e tecnologicamente, si sia gettata con volenterosa voluttà nell’abisso del nazionalsocialismo. Ogni volta mi pare di essere vicino alla vetta, e ogni volta riprecipito nonostante gli aiuti di amici generosi che mi hanno segnalato questa o quella lettura. Tutte importanti, per carità, eppure la risposta al perché un popolo intero si sia entusiasticamente consegnato al nazionalsocialismo continuo a non trovarla. Nonostante ormai dubiti ci sia (la Storia non fa parte del novero delle scienze dure, per capirci quelle che consentono verifiche sperimentali) Sisifo m’impone di continuare a provare. L’ultimo aiuto me l’ha offerto Heinrich August Winkler con il...

Anche Odisseo

By on Ago 26, 2024 in Contemporaneità

“Estasi e terrore” (sottotitolo: dai Greci a Mad Men) di Daniel Mendelsohn è l’ennesima dimostrazione di quanto sia opportuno per l’uomo moderno non dico studiare filologia ma almeno leggerli questi benedetti classici. Me ne rendo conto (forse è la miliardesima volta, ma di certo non sarà l’ultima) mettendo in fila tre eventi insieme banali e tragici di questo agosto banale e tragico: l’atleta nella Senna, il naufragio del Bayesian e la crema di Sinner. Tre eventi (insisto: banali e tragici) che hanno in comune quello che nella nostra epoca è il massimo comune denominatore per eccellenza: la reputazione. E la reputazione ci riporta immediatamente alla classicità, il mondo dove gli uomini ambiscono alla gloria, coronamento supremo di un’esistenza condotta all’insegna del valore supremo della civiltà omerica: l’aretè, la virtù che distingue il coraggioso dal vile, il forte dall’inetto,...

“È stata tua la colpa, e allora adesso che vuoi?”

By on Ago 10, 2024 in Contemporaneità

C’ero cascato anche io. Come molti. Anzi, diciamo come quasi tutti. La notizia era ghiotta, troppo: irresistibile l’idea di fare gne-gne alla faccia degli odiati cugini. E quindi, alè, un tripudio di meme sul merdaio che attraverserebbe Parigi e su Macron che stringe la mano (pardon, la zampa) alla pantegana. Insomma uno schifo di Olimpiade dei francesi presuntuosi e incapaci. Invece Claire Michel, l’atleta belga impegnata nelle gare del Triathlon, non ha mai contratto l’escherichia coli e non è neppure mai entrata in ospedale. La Senna non c’entra una mazza. È stata lei stessa a dichiararlo su twitter. Giunge voce che la “notizia” sia l’ennesimo frutto avvelenato della propaganda russa. E questa volta non si tratta di un fake. Escluso dai giochi, messo al bando dal mondo libero, in difficoltà per l’iniziativa militare ucraina, Putin fa del suo meglio per denigrare l’Occidente...