Silvio for ever

By on Ago 28, 2023 in Contemporaneità

Avevo 16 anni quando il ’68 scoppiò. Non ci capii granché. Di certo mi persi il meglio. La prima manifestazione a cui partecipai fu a favore di Alexandros Panagulis. Non avevo la più pallida idea di chi fosse. Sapevo solo che era in carcere e che in Grecia c’erano i fascisti. Motivo più che sufficiente per non andare a scuola. Poi, proprio quando iniziavo ad avere le idee un poco più chiare, il ’68 creativo e generativo cedette il posto alla stagione dell’odio. La bomba che esplose il 12 dicembre 1969 a Milano segnò la perdita dell’innocenza. Una premessa necessaria per chiarire che di quegli anni ho un ricordo distorto e confuso. Credo siamo in parecchi della mia generazione ad aver scambiato la lotta di classe con gli scazzi familiari: marxisti immaginari inconsapevoli di quasi tutto, escluso uno sconfinato desiderio di autonomia e libertà. Sono quindi grato al ’68, se non altro...

Cicatrici nere.

By on Ago 18, 2023 in Contemporaneità

Feria d’agosto. Dunque, non si scrive. Si passeggia con la cana nei boschi. Si legge. Si rimugina quel che si è letto. Si pensa a cosa varrà la pena di leggere. Poi capita un articolo di quelli che i giornali pubblicano nella feria d’agosto. Per principio e per buon gusto non si dovrebbero leggere. Ma il titolo è traduttore/traditore e ci casco: “Il Ponte sullo Stretto viola il principio costituzionale di tutela del paesaggio”. Trattasi di un’intervista che Huffpost, gruppo Gedi, fa a Michele Ainis, costituzionalista, scrittore e pure editorialista di “Repubblica”, pure lei del gruppo Gedi. Una cosa in famiglia insomma. Oltre ad elencare le note e stranote ragioni tecniche che ostano (osterebbero) la costruzione del Ponte, il costituzionalista cala l’asso: “Già in passato” afferma Ainis “ho espresso dubbi e perplessità in merito a questo progetto… oggi ritorno a ribadirli con la...

Una storia in 10 quadri

By on Ago 4, 2023 in Contemporaneità

Si dice che l’estate sia la stagione più propizia per la scialla. Un tempo si sarebbe detto per il dolce far niente (fateci caso, entrambe le espressioni sono divenute titoli di film: il cinema e la pubblicità ingoiano come piante carnivore gli altrui linguaggi). Tuttavia quando “le barche si chiamavano Rosina e Anna e io andavo al lago tre mesi da mia nonna” (cit) l’estate era la stagione delle letture. Oggi le barche le chiamano “Don Fefè” e il massimo dell’impegno sono quattro claim instagrammati. Ma poiché questo è il blog per il ceto medio immiserito, gli otto sciammannati che ostinatamente insistono a leggermi sanno che ci tocca lèggere, anche quando (soprattutto se) non di pagine leggère si tratta. Non è questione di pesantezza. Una lettura pesante molto spesso (se non quasi sempre) è come una cottura inutilmente pesante. La cui pesantezza non dipende dalla peculiarità della...

Stupidario quotidiano

By on Lug 28, 2023 in Contemporaneità

Alle 7.11 l’amico B. mi invia un perentorio whatsapp. Affezionato lettore, pretende una madeleine sul signore âgée che viaggia in treno vestito in stazzonati lini blu d’ordinanza. Ovviamente rifiuto: le mie madeleine, proprio come i famigerati biscotti, hanno il sapore dell’inattualità. E quando ci riesco, pure l’aroma di una piccola sorpresa a conforto degli scioperati che insistono a leggerle. Ma è estate, sicché bisogna andare – come il viaggiatore sul treno per Foggia – avvolti di leggerezza. Due argomenti leggeri come la normale stupidità quotidiana, talmente leggeri che non ce ne accorgiamo neppure più. Il segreto finalmente svelato “Prima pagina”, la newsletter che Maurizio Molinari invia ogni mattina agli abbonati, oggi promette di svelare il segreto più segreto della storia dell’editoria. Riporto integralmente il lancio: “Domani troverete in edicola Robinson, il nostro...